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IMPARANDO CON LEI......


di leius06
28.04.2010    |    118.605    |    0 9.3
"Io impugnai il mio cazzo e tentai di ripetere i movimenti che mia madre mi aveva spiegato, ma ero impacciato, quasi ridicolo..."
Dopo quel pomeriggio in cui, per la prima volta ,sentì crescere un'erezione paurosa nei miei slip ammirando la DEA che viveva con me, passai dei giorni infernali.
Ogni volta che lei mi accarezzava affettuosamente, ogni volta ch mi baciava, ogni volta che indossava qualche abito appena più scollato o più corto il mio cervello si spegneva e, nello stesso preciso istante, si risvegliava il mio pene. Stavo impazzendo dal desiderio e la cosa peggiore era,oltre ai tremedi sensi di colpa che mi prendevano appena l'effetto a caldo svaniva, la mia totale incapacita di dare sollievo alla mia sofferenza, non sapendo esattamente come toccarmi per arrivare all'orgasmo.
Ma una sera avvenne, una sera finalmente riuscì a liberare tutto il mio piacere e lo feci, fisicamente e letterlamente grazie a lei, sempre lei, solo lei.. la DONNA per antonomasia, almeno per me.
Erano le 19:30 quando entrai in doccia con l'intento di fare sbollire le mie voglie. In casa eravamo solo, io e la mia mamma. Mio padre doveva ancora rincasare dallo studio. Cominciai a sciacquarmi con l'acqua fresca senza pensare a nulla e in effetti il mio corpo sembrò rispondere positivamente calmandosì un pochino,dopodichè cominciai a insaponarmi per bene tutto ma, come sempre, avrei avuto bisogno di un aiuto per lavarmi la schiena. Ma come fare? il solo pensiero che mia madre, la donna per cui ero perennemente con l'alzabandiera, entrasse in quella stanza con me nudo, mi preoccupava; per ora il pisello era calmo ma se si fosse imbizzarrito con lei presente?
stavolta nulla avrebe potuto impedire la visione alla splendida donna che mi aveva generato.
I miei dubbi furono repentinamente interrotti dall'aprirsi della porta del bagno,mi girai e... beh, era LEI! Aveva preso l'iniziativa e, convinta probabilmente che fossi ancora il suo bimbo, aveva tutta l'intenzione di insaponarmi le spalle. Peccato che,appena la vidi, fasciata nella sua vestaglia di seta nera, senti muoversi qualcosa; era lui, il mio padrone, che iniziava il suo risveglio!
tentai di girarmi verso il muro per nasconderlo e lei si avvicinò; io tentai di biascicare qualcosa per evitare che capisse tutto e le dissi che avrei fatto da me ma lei, sorridendo, mi disse di non fare lo stupidino e di non vergognarmi perchè sapeva bene come era fatto il suo piccolo uomo!! La mamma prese la spugna e, dolcemente, cominciò ad accarezzarmi le spalle, giù, giù, finendo quasi sul mio sedere; l'erezione nel frattempo era ormai fuori controllo. Il mio cazzo sfiorava ormai la mia pancia, dritto e lungo come non mai. Allora feci l'ultimo,dipserato tentativo di nascondere quella visione alla mamma, coprendo con le mani i miei attributi. Lei però si fermò improvvisamente di lavarmi e mi guardò. dopo un attimo di esitazione mi chiese di voltarmi, io le dissi di no, pregandola di non insistere,ma lei ,prendendomi per le braccia mi fece girare, a quel punto l'avevo davanti. Bellissima come sempre. E lei aveva davanti me, il suo figlio undicenne, totalmente nudo e con le mani a coprire un pene in folle erezione
-Marco togli le mani, cosa nascondi lì sotto?
-Nulla mamma, lascia stare, mi vergogno. esci, per piacere
Lei prese le mie mani nelle sue e,guardandomi amorevolmente, le spostò dal pacco,cossichè il mio cazzo svettò in tutta la sua lunghezza.
Io, spaventato dalla sua reazione, le chiesi scusa:
- e di cosa piccolo? non devi vergognari, è una cosa naturale. capisco che non sia il massimo farsi vedere dalla mamma in queste condizioni ma sono una donna! e tu sei un adolescente, so come vanno queste cose! Tranquillo tesoro!
E così dicendo mi accarezzò dolcemente il viso.
-Ora ti lascio da solo,così potrai fare ciò che devi e ti calmerai.
La mamma mi sorrise, si voltò, e fece per allontanarsi. Ma fu allora che mi venne l'idea che ancora oggi reputo la più intelligente di tutta la mia vita: - mamma aspetta -dissi allungando un braccio verso di lei e bloccandola.
- Dimmi caro
- ecco... io non so come fare...
Lo sguardo dela mamma si fece perplesso:
- in che senso Marco??
- si, non so come calmarmi, non sono capace
- oh povero, e come fai a trovare sollievo?
- non faccio mamma
- ma non potevi farti aiutare e imparare con un tuo amichetto o con tuo padre?
-Mamma, i miei amici mi prendono in giro e papà non c'è mai, come facevo?
- beh, non so cosa dirti... io posso darti un'indicazione di massima ma nulla di più...
- Grazie mamma!
Lei allora prese uno sgabello che tenevamo in bagno e si sedette,accavallando le gambe in un modo di una sensualità impressionante che mi fece sussultare ancora di più. la mamma sicuramente si accorse del mio sguardo insistito sulle sue cosce ma, inece di coprirsi, lasciò che la vestaglia scivolasse in modo da lasciare alla vista anche il suo generoso decollete.
- allora piccolo, vedi, devi impugnare il tuo pisellino con la mano destra e fare un movimento nè troppo lento, nè troppo veloce su di esso
-ok mamma, ci provo...
-dai, fammi vedere come fai...
Io impugnai il mio cazzo e tentai di ripetere i movimenti che mia madre mi aveva spiegato, ma ero impacciato, quasi ridicolo. Mia madre, dopo meno di un minuto sorrise e si alzò.
-Tesoro se continui così non risolverai nulla
-e come faccio mamma? non sono capace
-Amore se non ti vergogni troppo io posso farti vedere per un secondo come devi fare ma poi continuerai tu da solo, ok?
-Ok mammaaaaaa! Grazie mille!
Non potevo crederci, mia madre stava per toccare il mio cazzo al massimo della sua eccitazione! Mia madre stava dandomi una lezione pratica di sega!
Impugnò il mio cazzo con la sua destra, chinandosi lievemente e iniziò a fare su e giù, su e giù sulla mia asta dura.
-Vedi Marco, è così che si fa, con il gisuto ritmo, ora però smetto e continui tu da solo e io vado di là a finire la cucina
Peccato che mentre diceva queste parole il suo movimento sul mio pene e il mio sbirciare nella scollatura della sua vestaglia mi fece esplodere improvvisamente tutto il piacere represso. Il mio fu un urlo disumano! Gli schizzi raggiunsero il water, il pavimento, il muro, c'era sperma dappertutto!! La mamma fece appena in tempo a scostarsi ma continuò a segarmi facendo uscire dal mio corpo tutto il liquido accumulato con una serie impressionante di erezioni inappagate. dopo un paio di minuti buoni di schizzate finalmente mi fermai e anche la mamma mollò la presa. Si sollevò e prese della carta igienica per pulire il grosso degli schizzi dal pavimento e dal muro. gettò il tutto nel water e,avvicinatasi a me, mi baciò dolcemente sulla guancia e mi disse:
-Complimenti tesoro, da oggi sei un uomo fatto ,però dimenticati di questa sera e non farne mai parola con nessuno
dopodichè si sciacquò le mani e, dopo un ultimo sguardo verso di me, lasciò il bagno.
Ero sconvolto! Neppure nei miei sogni più belli avevo mai immaginato che fosse lei,la donna dei miei sogni, a farmi giungere al piacere per la prima volta con le sue mani fatate. La cosa mi aveva eccitato così tanto che sebti risalire il pitone tra le gambe e, prima di finire la doccia, dovetti masturbarmi nuovamente per farlo calmare.


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